Highlander V The Source, Se non volete rovinarvi la sorpresa...non leggete!

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annabianca
view post Posted on 11/3/2007, 13:24 by: annabianca




Scrivo questa prima recensione sull’onda delle emozioni, quasi in simultanea alla visione del film (ovviamente nella versione “non tagliata” e si vede!) e più passa il tempo e più mi dico che devo amare comunque questo film perché si tratta dei miei immortali, dall’altro vorrei buttare tutto alle ortiche vedendo come sta degenerando la storia.
Si sa che è difficile eguagliare 20 anni di produzioni mediamente buone, è difficile sviluppare una storia seria e “classica” quando tutti gli argomenti sono già stati trattati con dovizia di particolari, quando sappiamo già tutto di tutti e l’unica soluzione è stravolgere dei dogmi e lavorare sulle cose ovvie.
Ognuno di noi si è chiesto almeno una volta come potrebbe essere l’adunanza: da 20 anni ne sentiamo parlare e ne abbiamo sempre avuto sentore (l’idea della terra lontana, dei pochi immortali che si trovano a scontrarsi tra loro) e a mio avviso questo film è la classica Sue-Ellen Story. Non è una brutta cosa e non c’è niente di male…per inciso questo tipo di racconto (quasi di fanfiction) viene scritta dai fan che si pongono al centro della storia e tutto viene portato all’eccesso perché si è creatori di un mondo che si conosce e che altri hanno scritto per noi: così qui ci ritroviamo con la fine degli osservatori e la morte di Joe – anzi il suo sacrificio – indicano la fine di un’epoca, la ricerca esasperata della radice dell’immortalità, le piccole parti comiche nei rapporti umani che ricordano un po’ i vecchi rapporti, grandi nemici immortali e ovviamente il ruolo chiave dato ad una donna mortale.
Ci sarebbe da scrivere moltissimo, potrei analizzare scena per scena e credo che lo farò tra poco, anche perché da un lato abbiamo delle citazioni apocalittiche alla Blade Runner, extraterrestri alla SuperMan (quello originale con Christopher Reave), dall’altro abbiamo citazioni interne e riferimenti stranamente esatti e alla vita di Duncan: la morte di Richie, Tessa e (paradossalmente) di Kate.
Si potrebbero affrontare tanti argomenti e subito:
- Duncan è il campione che va in crisi e vorrebbe rifiutare la sua immortalità però deve decidersi a battersi anche se inizialmente non crede nella battaglia che sta per affrontare
- Il ruolo tipico di Richie è ricoperto da Reggie: giovane, immortale, stupido e impulsivo
- Il ribaltamento delle certezze e quindi Reggie che muore senza che gli taglino la testa e ci fa comunque riflettere: il mondo oggi fa schifo, ieri non era male, domani potrebbe peggiorare e la maternità supernaturale di Anna
- I rapporti Duncan-Methos, Duncan-Anna, Joe-Methos (niente di nuovo), Duncan-Joe (tu sei il padre che non ho mai avuto)
- L’assurdità: se alla base del ribaltamento dell’immortalità c’è “The source”, perché non andare a cercare la vecchia e cara pietra di Matusalemme…si tratta in fondo di un santo graal quasi paradossale
- Il caro e vecchio Methos diverso da come lo conosciamo, perché i tempi sono diversi
- …
Ci sto provando in tutti i modi ad amare questo film, ma mi sono cadute letteralmente le braccia quando sono incappata nella colonna sonora…un indecente rifacimento di “Princes of the Universe”, che non è mai stata così adatta ma non è mai stata con un arrangiamento così schifoso.
Sto provando a non odiare questo film, nel frattempo mi sono letta titoli di coda che sono improbabili e se vi interessa c’è un servizio legale nel caso in cui decidiamo di fare causa (almeno) alla costumista Daiga Vaitkeviciute e alla tragica voce di John Slogan
Everithing is changed.
 
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54 replies since 11/3/2007, 13:24   3094 views
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