La radura ad est delle grotte

« Older   Newer »
  Share  
Meinos
view post Posted on 21/5/2006, 12:37




Ad est delle grotte si trovava una radura poco estesa. In mezzo al cerchio formato dagli alberi si trovava un grosso pezzo di lamiera. Valigie erano sparse tutt'intorno, assieme ad un paio di sedili. Probabilmente era la stiva dell'aereo. Il sole filtrava tra i rami degli alberi a tratti, illuminando a volte spazi grandi un metro, a volte a griglia. Il posto era silenzioso... Forse fin troppo.
 
Top
Meinos
view post Posted on 21/5/2006, 13:21




Alex impugnò l'arma che si era fabbricato, mentre si addentrava nella radura. Cominciò a guardarsi attorno, cercando la sua valigia con lo sguardo. Ne adocchiò una molto simile alla sua. Rossa, grande, con due rotelle... Si chinò per aprirla... Valigia sbagliata. Era piena di vestiti, cosmetici... E una scorta di crema solare? Alex si ritrovò a sopprimere una risata.

"Ho trovato la valigia di Shannon... !"

Improvvisamente, Alex sentì un ruggito provenire dalle sue spalle. Subito si alzò in piedi, brandendo saldamente il manico di gomma della sua arma con entrambe le mani... Ma la sorpresa gli giocò un brutto scherzo. Cioè, non era un esperto di fauna tropicale, ma si sarebbe aspettato... Magari giaguari, leopardi... Non un orso polare dalla pelliccia candida come la neve. La sorpresa gli giocò un brutto tiro. L'orso lo stava caricando. Alex riuscì a scansarlo, ma lo colpi di striscio al fianco. Usando la sua arma, Alex menò un fendente al collo... Ma non riuscì nel suo intento, e procurò solo una ferita superficiale al grosso animale. Sufficiente, però, a farlo dimenare dal dolore. Ma nel procedimento, l'arma si era rotta.

"Dannazione! Dannazione! Sono fregato..." "!"

E finalmente, Alex la vide. Era nascosta dietro un sedile. La sua valigia. Subito corse ad aprirla, e cominciò a rovistare. L'orso si stava riprendendo.

"Dove sei, dove sei..."

Flashback
Il vecchio maestro è seduto sulle ginocchia nel mezzo del suo dojo, con gli occhi chiusi. Sulle sue gambe è appoggiato un oggetto lungo, avvolto in un drappo di stoffa verde. Improvvisamente, la porta di legno scorrevole si aprì, e sentì dei passi sul Tatami. Senza aprire gli occhi, disse...

"Siediti, Alex."

Il ragazzo fece come ordinatogli dal maestro. Si sedette sulle ginocchia anche lui, salutò, e quindi prese a fissare il maestro. Dopo qualche secondo, il vecchio aprì gli occhi.

"Alex, so che sei sempre stato curioso di sapere perchè non ho mai aperto una qualche palestra. O addirittura perchè non ho mai preso allievi prima di te."

"Ehm... Si. A dire la verità, ho sempre avuto questa curiosità."

"Ora te lo rivelerò. Non ho mai preso altri allievi... Perchè solo ad uno avrei potuto consegnare questa."

Il vecchio maestro tolse il drappo dall'oggetto. Alex rimase meravigliato. Avvolto nel drappo c'era una Katana. Il fodero era in legno, colorato di grigio. Il manico che ne usciva fuori era d'oro, e la parte che proteggeva la mano aveva forma rotonda. Il maestro la tolse dal fodero. La lama era dritta, perfetta, e al soloe brillava di una leggera luce azzurra. Il vecchio maestro si appoggiò la lama sui palmi delle mani, e li protese verso Alex. Alex, dopo un attimo di sorpresa, fece altrettanto. Il maestro passò la spada dalle sue mani... A quelle del giovane.

"..."

"Questa Katana è stata tramandata nella mia famiglia di generazione in generazione."

"... Erano tutti samurai?"

"Si. Ma purtroppo io non ho mai avuto figli... Quindi, la passò a te, che sei il mio allievo."

"... Maestro... Ma questa spada..."

"... Te ne sei già accorto. Sei un ragazzo sveglio."


Alex continuò a rovistare, finchè non trovò quello che cercava. Un oggetto avvolto in un drappo di stoffa verde. Lo svolse velocemente, e finalmente ritrovò la sua Katana. Appena in tempo. L'orso si era ripreso, e stava di nuovo caricando Alex. Alex si mise in posizione, afferrando il manico della Katana con la mano destra e reggendo il fodero con quella sinistra. Non si mosse... Non finchè l'orso non gli fu quasi addosso. Solo allora estraè la Katana e la mosse in orrizzontale, la lama che puntava leggermente in obliquo. Con uno scatto, fu dietro all'orso. Quindi si rialzò in piedi e ripose la Katana, mentre l'orso si accasciava a terra, la testa separata dal resto del corpo.

"Come diceva il maestro: ognuno ha il suo punto debole, ma se ne crea un altro quando attacca."

Alex, quindi si guardò attorno. Volendo, poteva cominciare a trasportare qualcosa alle grotte. E quando gli balenò in mente un idea maligna, sorrise.
 
Top
Meinos
view post Posted on 21/5/2006, 16:26




Alex aveva guidato nella radura Alison e Jack, oltre ai due cadaveri. Avevano lasciato il corpo dell'orso nelle grotte, al fresco. Non sapevano se avrebbero trovato altra carne, quindi... Nello spiazzo c'erano macchie di sangue a terra, e vicino ad una pozza abbastanza larga c'era la sua testa. Perfetta da appendere su un caminetto.

"Va bene... Vedi se riesci a trovare la tua valigia. Noi... Li seppelliamo. Dovremo usare i pezzi curvi di lamiera, per scavare."

Alex afferrò uno dei suddetti pezzi e cominciò a scavare.
 
Top
Finix
view post Posted on 21/5/2006, 16:40




Jack:

Jack vedendo il ragazzino lavorare così, gli venne voglia di chiedere dove trovasse tutta quell'energia, ma le uniche parole che gli uscirono dalle labra furono: "lego assieme 4 rametti per farne 2 croci e mi metto a scavare l'altra buca"
 
Top
AlisonHolloway
view post Posted on 21/5/2006, 16:45




Seguendo Alex e Jack, che trasportavano i due cadaveri, Alison giunse in una radura. Vide che sparse a terra vi erano numerose valigie. Cercò di ignorare la pozza di sangue e la testa dell'orso che giaceva vicino ad essa. Anche se il sangue non la impressionava più di tanto, pensò che sarebbe stato meglio trovare al più presto la propria valigia e tornare in spiaggia o alle grotte.... ovunque avessero deciso di andare Jack e Alex.

"Si... voi proseguite pure... io cerco la mia valigia" disse agli altri con voce atona e piatta, per poi dedicarsi completamente alla ricerca.

Una valigia blu con una scritta bianca, ecco cosa cercava... di certo non era un oggetto da passare molto inosservato, data la sua originalità.

Passarono i minuti ma Alison non riusciva a trovare ancora la propria valigia. Si diresse quindi vicino al grosso pezzo di lamiera al centro della radura. Eccola lì. Era rimasta nascosta alla sua vista, ma ora l'aveva trovata.

La aprì per controllare che tutto fosse rimasto intatto. I suoi vestiti c'erano tutti. Alison sospirò sollevata. Indi cercò più in fondo, forse con più foga alla ricerca di un qualcosa...

Ed ecco che le sue mani toccarono qualcosa di freddo. C'era. Era lì. Un pugnale tagliente, pronto all'uso. Quanta fatica per riuscire ad eludere i controlli e imbarcarlo sull'aereo! ricordò la ragazza.

Guardando di sottecchi Alex e Jack, e vedendoli entrambi impegnati, si concesse un momento di rilassamento. Non ne capiva il motivo, ma non voleva che gli altri scoprissero questo piccolo segreto. Tornò a nasconderlo nuovamente sotto i vestiti.

Solo allora prese una maglietta dalla valigia per rivestirsi. Ne afferò una a caso. Era verde militare, piuttosto aderente.
Mi mimetizzerò bene, almeno... pensò Alison con un sorriso, indossandola.

Poi si rivolse ad Alex "Vuoi una mano?"
 
Top
Meinos
view post Posted on 21/5/2006, 17:08




Alex stava scavando la buca per la bambina. Aveva quasi finito. Rimaneva quella per l'uomo. Gli dispiaceva quasi, di non poterlo seppellire insieme alle gambe. Quindi sentì la voce di Alison che si offriva di aiutarlo. Il suo rossore era quasi scomparso, ma una piccola traccia di rosa si vedeva ancora, sulla sua carnagione chiara.

"Solo se sei vestita..."

Dicendo questo, le indicò un pezzo di lamiera che sembrava prestarsi all'opera.
 
Top
AlisonHolloway
view post Posted on 21/5/2006, 17:12




Sorrise appena nell'udire le parole del ragazzo.

"Certo, non ti preoccupare. La prossima volta ti avviso prima, nel caso mi venisse voglia di farti scherzi del genere" rispose divertita, osservando Alex quasi in tono di scherzosa sfida.

Nel frattempo afferra il pezzo di lamiera da lui indicatole, per poi avvicinarglisi.

"Dove scaviamo la buca per l'uomo?"
 
Top
Meinos
view post Posted on 21/5/2006, 17:17




Nel sentire la risposta di Alison, Alex rise sommessamente.

"Potrei anche approfittarne... Sta attenta. Per l'uomo... Non sappiamo se fosse il padre, ma la prudenza non è mai troppa. Scaviamola affianco a quella della bambina."
 
Top
AlisonHolloway
view post Posted on 21/5/2006, 17:21




"Approfittarne? Sei così sicuro che te lo permetterei?" chiese Alison ridacchiando. La sua ilarità non ebbe però lunga durata. Il suo volto tornò subito a farsi serio.

"Certo... credo anche io che sia meglio scavare vicine le due fosse... anche se non si trattasse di padre e figlia, almeno si faranno compagnia..." aggiunse cupa, iniziando a scavare.

Attenti e accorti i suoi movimenti. Non desiderava affatto che la ferita si riaprisse.
 
Top
Meinos
view post Posted on 21/5/2006, 17:31




"Hmph... Non si sa mai, nella vita."

I due continuarono a scavare la fossa, mentre Jack lavorava alle croci. Quando stavano per finire, Alex si ricordò di una cosa. I nomi. Non sapevano cosa scriverci, sulle croci. Quindi osservò il telo sotto il quale erano i cadaveri dei due. Alex deglutì. Posò il pezzo di lamiera e si avvicinò il telo. E con un unico gesto... Lo sollevò per metà. Guardare il volto della bambina era una sofferenza...

"..."
 
Top
AlisonHolloway
view post Posted on 21/5/2006, 17:55




"Già non si sa mai cosa può accadere nella vita... dovrei essere a Los Angeles, ora, e invece sono su quest'isola..." rispose Alison. Poi, nel notare ciò che Alex stava facendo, posò a terra il pezzo di lamiera e gli si avvicinò.

"Vuoi che veda se portino dei documenti?" chiese la ragazza, apparentemente tranquilla. Pareva quasi che avesse indossato una maschera fredda sul volto.

[FLASHBACK]
"Dannazione, mi hanno scoperta!" pensò Alison nell'udire le sirene della polizia avvicinarsi al proprio palazzo. La televisione era accesa.

"Edizione speciale del TG" gracchiava la voce di un giornalista "Omicidio. Medico trovato morto nel suo ambulatorio. Pare si sia trattato di un colpo alla testa. Delle voci dicono che l'oggetto contundente sia stato un portapenne di pietra. Rilevate impronte digitali. La polizia e sulla pista dell'assassino. Delle persone in sala d'aspetto hanno affermato con sicurezza che l'omicida è una ragazza...."

Alison non ci badò. Doveva scappare... Certo, avrebbe potuto aspettare l'arrivo della polizia. Poteva dire che il dottore l'aveva molestata. Ma, le avrebbero creduto? Non c'erano tracce sul suo corpo. Non un livido, un graffio. Nulla.

Senza sapere bene cosa stesse facendo, aprì il cassetto del suo comodino. Afferrò un pugnale, uno della collezione di suo padre, e lo ripose nella sua valigia. L'aveva già preparata. Era pronta...

Prese la valigia, aprì la porta e si fiondò nella scalinata. L'ascensore era occupata. Non poteva perdere tempo! Scese le scale, rischiando più volte di incespicare. Giunse al piano terra.

Non sapeva quale fosse la sua espressione in quel momento, ma evidentemente la portinaia la trovò spaventosa, quasi quanto quella di un animale braccato e disposto a tutto per fuggire. Sospettò qualcosa, certo. Iniziò a gridare aiuto.

Alison reagì d'istinto. Scattò verso di lei e la spintonò. La portinaia cadde. Andò a sbattere il capo contro lo spigolo della sua scrivania. La ragazza non ci badò. Probabilmente non se ne accorse. Era come in trance. Ma, lucidamente, la afferrò, per poi adagiarla sulla sedia.

Con la testa poggiata sulle braccia, il sangue non visibile, pareva proprio che la portinaia stesse dormendo. Sempre senza sapere cosa stesse facendo, Alison prese i documenti della donna. Avrebbe attaccato la sua foto su quei documenti, per mascherare la sua identità.

Ora non restava che andare all'aereoporto e prendere il primo volo che le capitasse.




"Non c'è bisogno che lo faccia tu, Alex..."
 
Top
Meinos
view post Posted on 21/5/2006, 18:08




"... No. Va tutto bene... Non mi impressiona il sangue o niente..." "Sono solo ricordi."

Alex prese a frugare tra i vestiti dell'uomo, guardando bene anche nelle tasche interne. Vi trovò un portafoglio. Ne visionò il contenuto. C'erano soldi, carte di credito, varie tessere... E una carta d'identità americana. Quella dell'uomo. Si chiamava Jim Beloush. Alex continuò a frugare tra i vestiti dell'uomo. Nella tasca interna della giacca trovò una foto. Era la foto di lui assieme ad una donna dai capelli castani e la bambina, seduti su un'altalena in un giardino. Girò la foto. Dietro c'era scritto...

Jim ama Arya. Arya ama Jim. Jim e Arya amano Kim. Kim ama i suoi genitori. E questo è il senso della vita.

"... La bambina si chiama Kim. L'uomo Jim. Il cognome è Beloushi."

Alex afferrò il corpo della bambina e con molta accortezza lo avvolse nel telo bianco. Quindi la prese in braccio e molto delicatamente la poggiò nella tomba. Quindi prese una manciata di terra e la buttò nella tomba.

"Riposa in pace, piccola..."
 
Top
AlisonHolloway
view post Posted on 21/5/2006, 18:15




Osservò Alex procedere. Aveva trovato il portafoglio e al suo interno una foto. Di sfuggita riuscì a leggere quanto vi era scritto dietro.

Belle parole... erano una famiglia ed erano felici... ora il sogno si è spezzato, così come la vita... Ma ha davvero un senso la vita? Una morte così orribile ha forse un senso? Alison chinò il capo.

Le sarebbe piaciuto avere una famiglia, un marito e magari una bella bambina come Kim... preparare la cena ogni sera, mangiare insieme, vedere il loro amore crescere giorno per giorno...

No, mi è stato negato... Me la sono cercata... Sarebbe potuta andare diversamente...

Restò immobile a lungo. Un'espressione amara sul volto, mista ad una certa dose di sarcasmo. Si nascondeva molto spesso dietro a quest'ultimo... un vecchio difetto...

"..."
 
Top
^ragnetta^
view post Posted on 21/5/2006, 18:44




Christine:

Mentre si trovava nella foresta e correva verso est per raggiungere gli altri nella radura, iniziò a sentire le loro voci il lontananza, ma non capiva cosa dicevano, era troppo impegnata ad arrivare....
Arrivò nella radura che ancora correva... poi si fermò di scatto ed esclamò:

"Ah, eccovi, foruna che vi ho trovato.... Ho cambiato idea e ho deciso di venire qui anch'io e di cercare la mia valigia, già che c'ero!"

Solo appena finì di parlare si accorse delle due tombe, e si rattristì, rimase in silenzio a fissare le due tombe... e si dimenticò del motivo per cui era lì...
 
Top
Meinos
view post Posted on 21/5/2006, 18:46




Alex e Jack quindi avvolsero l'uomo nel paracadute e lo gettarono nella buca. Dopo la simbolica manciata di terra, seppellirono entrambi e piantarono le croci. Alex, mentre osservava un poco di silenzio, notò qualcosa. Non aveva rimesso a posto la foto. La teneva ancora nella mano. La osservò per un poco... E quindi se la infilò nella tasca posteriore dei pantaloni, cercando di non farsi scorgere da Jack e Alison.

"Bè, qua abbiamo finito. Direi di tornare in spiaggia... E vediamo di portare qualche valigia. Io porto la mia e quella di raggio di sole, lì... Shannon."

Detto questo, Alex afferrò la sua valigia, dopo averla richiusa, e quella di Shannon. Fortunatamente c'erano le ruote, e a parte qualche scossone se la cavava.
 
Top
19 replies since 21/5/2006, 12:37   831 views
  Share