| Alex impugnò l'arma che si era fabbricato, mentre si addentrava nella radura. Cominciò a guardarsi attorno, cercando la sua valigia con lo sguardo. Ne adocchiò una molto simile alla sua. Rossa, grande, con due rotelle... Si chinò per aprirla... Valigia sbagliata. Era piena di vestiti, cosmetici... E una scorta di crema solare? Alex si ritrovò a sopprimere una risata.
"Ho trovato la valigia di Shannon... !"
Improvvisamente, Alex sentì un ruggito provenire dalle sue spalle. Subito si alzò in piedi, brandendo saldamente il manico di gomma della sua arma con entrambe le mani... Ma la sorpresa gli giocò un brutto scherzo. Cioè, non era un esperto di fauna tropicale, ma si sarebbe aspettato... Magari giaguari, leopardi... Non un orso polare dalla pelliccia candida come la neve. La sorpresa gli giocò un brutto tiro. L'orso lo stava caricando. Alex riuscì a scansarlo, ma lo colpi di striscio al fianco. Usando la sua arma, Alex menò un fendente al collo... Ma non riuscì nel suo intento, e procurò solo una ferita superficiale al grosso animale. Sufficiente, però, a farlo dimenare dal dolore. Ma nel procedimento, l'arma si era rotta.
"Dannazione! Dannazione! Sono fregato..." "!"
E finalmente, Alex la vide. Era nascosta dietro un sedile. La sua valigia. Subito corse ad aprirla, e cominciò a rovistare. L'orso si stava riprendendo.
"Dove sei, dove sei..."
Flashback Il vecchio maestro è seduto sulle ginocchia nel mezzo del suo dojo, con gli occhi chiusi. Sulle sue gambe è appoggiato un oggetto lungo, avvolto in un drappo di stoffa verde. Improvvisamente, la porta di legno scorrevole si aprì, e sentì dei passi sul Tatami. Senza aprire gli occhi, disse...
"Siediti, Alex."
Il ragazzo fece come ordinatogli dal maestro. Si sedette sulle ginocchia anche lui, salutò, e quindi prese a fissare il maestro. Dopo qualche secondo, il vecchio aprì gli occhi.
"Alex, so che sei sempre stato curioso di sapere perchè non ho mai aperto una qualche palestra. O addirittura perchè non ho mai preso allievi prima di te."
"Ehm... Si. A dire la verità, ho sempre avuto questa curiosità."
"Ora te lo rivelerò. Non ho mai preso altri allievi... Perchè solo ad uno avrei potuto consegnare questa."
Il vecchio maestro tolse il drappo dall'oggetto. Alex rimase meravigliato. Avvolto nel drappo c'era una Katana. Il fodero era in legno, colorato di grigio. Il manico che ne usciva fuori era d'oro, e la parte che proteggeva la mano aveva forma rotonda. Il maestro la tolse dal fodero. La lama era dritta, perfetta, e al soloe brillava di una leggera luce azzurra. Il vecchio maestro si appoggiò la lama sui palmi delle mani, e li protese verso Alex. Alex, dopo un attimo di sorpresa, fece altrettanto. Il maestro passò la spada dalle sue mani... A quelle del giovane.
"..."
"Questa Katana è stata tramandata nella mia famiglia di generazione in generazione."
"... Erano tutti samurai?"
"Si. Ma purtroppo io non ho mai avuto figli... Quindi, la passò a te, che sei il mio allievo."
"... Maestro... Ma questa spada..."
"... Te ne sei già accorto. Sei un ragazzo sveglio."
Alex continuò a rovistare, finchè non trovò quello che cercava. Un oggetto avvolto in un drappo di stoffa verde. Lo svolse velocemente, e finalmente ritrovò la sua Katana. Appena in tempo. L'orso si era ripreso, e stava di nuovo caricando Alex. Alex si mise in posizione, afferrando il manico della Katana con la mano destra e reggendo il fodero con quella sinistra. Non si mosse... Non finchè l'orso non gli fu quasi addosso. Solo allora estraè la Katana e la mosse in orrizzontale, la lama che puntava leggermente in obliquo. Con uno scatto, fu dietro all'orso. Quindi si rialzò in piedi e ripose la Katana, mentre l'orso si accasciava a terra, la testa separata dal resto del corpo.
"Come diceva il maestro: ognuno ha il suo punto debole, ma se ne crea un altro quando attacca."
Alex, quindi si guardò attorno. Volendo, poteva cominciare a trasportare qualcosa alle grotte. E quando gli balenò in mente un idea maligna, sorrise.
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