themiracle |
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| 2.05 They Asked Me Why I Believe in You
Bree tratta con i poliziotti il rilascio del corpo di Rex perché sia risoterrato e possa trovare pace, e la polizia decide di accettare. Poi però il detective che sta cercando di incolpare la donna e di farle confessare l’avvelenamento del marito mostra a Bree il foglio di carta dove Rex le scriveva…”ti perdono…”Bree resta sconvolta quando capisce che il marito è morto pensando che lei lo aveva avvelenato…e dice che non vuole essere sepolta vicino ad un uomo che la crede un assassina… Intanto Lynette sta cercando di accattivarsi le simpatie di Nina, il suo capo, ma non ci riesce. Le due parlano in un bar e lei rivela di essere incapace in amore e con gli uomini. Così Lynette le trova un uomo….ma la situazione peggiora quando Lynette si ritrova invischiata negli affari di cuore sempre più turbolenti del suo capo. Susan incontra Lonnie, il suo vecchio agente nonché vecchio amico che le rivela di essere stato licenziato. Così la donna resta fedele all’amico e lo prende come agente nella nuova agenzia che sta creando, nonostante Mike le dica di non fidarsi..Inoltre si sente in colpa per aver fatto in modo che Zack andasse via da Wisteria Lane, e teme che Mike possa infuriarsi per questo. Quando poi Susan scopre che non c’è nessuna nuova agenzia decide di liquidare Lonnie. Gabrielle nel frattempo vuole tenere il suo nuovo sexy avvocato nonostante Carlos sia geloso di come i due si guardano. Così lei dice a David di dire a Carlos che lui non è interessato a lei, nonostante sia una bugia. Però lui dice a Carlos di desiderare Gabrielle , ma di non poterci far nulla poiché è una cliente, e l’unico modo per andarci a letto sarebbe essere licenziato. Così adesso Carlos lo vuole tenere, mentre Gabrielle vuole licenziarlo. Betty vede in televisione un notiziario dove si dice che a Chicago qualcuno pare abbia arrestato l’assassino di una certa Melanine Foster. Inizia a scrivere una nota dove dice che hanno preso l’uomo sbagliato, quando Matthew la ferma. Lei dice al figlio che Caleb ( L’UOMO SEGREGATO NELLA CANTINA) non è un killer, e che era confuso e non sapeva quel che faceva. Mentre al piano di sotto caleb sta per riuscire a scappare, Matthew dice che non gli importano i motivi per cui lo ha fatto, e che lo giustizieranno lo stesso. Così Caleb torna nella cantina…
da desperate.altervista.org
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