Desperate Housewives - Recensione

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themiracle
view post Posted on 26/9/2005, 19:09




Dal corriere della sera:

Se prendete cinque donne eccellenti e parecchio italiane e le mettete davanti alle prime puntate di Desperate Housewives , serie americana di enorme successo che ha debuttato ieri sera su Fox Life, il risultato sarà variegato. Le Housewives producono poca identificazione dichiarata, molto coinvolgimento. Annamaria Bernardini De Pace, divorzista, dice «ne conosco tante così» e chiama lo studio per dire che è occupata. La Pina, dj assertiva e tatuatissima, annuncia «finalmente una serie che non esalta le singles con le palle e racconta quanto le donne sono str..». Serena Garitta, vincitrice dell’ultimo Grande Fratello, è troppo buona per condannare. Annamaria Testa, pubblicitaria, è entusiasta del prodotto ma obietta «queste non sono le donne che incontri in metro». Claudia Mori, importante moglie di Adriano Celentano, è nazionalpopolare, dice che le casalinghe vere sono un’altra storia, ma che certo poi in tante, proprio per quei motivi, «si buttano sul Fernet». Comunque. Le casalinghe disperate, mix di generi, soap opera-noir-commedia, storia di quattro-più una donne in un sobborgo impeccabile e segretamente disastrato, fanno discutere e rimandare impegni.

LE DONNE - C’è la perfezionista ossessiva (Bree), l’ex manager con quattro figli infernali (Lynette), l’ex modella con amante minorenne (Gabrielle), l’abbandonata goffa (Susan), la mangiauomini (Edie). Nessuna esce viva dal dibattito. Testa: «Non sono credibili come casalinghe». Bernardini: «No, non sai quanto sono credibili, quante me ne arrivano prive di senso della realtà. Si stanno separando e dicono: ma come, tutti dicevano che eravamo la famiglia del Mulino Bianco». Serena: «Secondo me questa serie massacra le donne». Bernardini: «Non le massacra, sono così. Sono insicure però manipolano gli uomini». Pina-Bernardini-Mori: «La meglio è la bionda (Edie ndr )»; «Non è un caso, è l’unica che lavora»; «Però se ci pensi pure lei è una cretina». E poi, quasi tutte: «Sono donne distrutte dai loro sogni». Pina: «Perché sognavano delle cazzate. Ci sono film come La sicurezza degli oggetti che sembrano una prova generale della serie». Serena: «Anche American Beauty , o certe donne di Muccino». Pina: «La verità è che le donne sono delle imbecilli; poi gli vuoi bene... Ma nessuno le obbliga a sposare quegli sfigati. E poi sono perfide. Mettono via i vestiti della morta e notano che diceva di avere la 42 mentre portava la 46; delle str...». Mori: «Però l’autore (Mark Cherry, gay e repubblicano, ndr ) le donne non le odia. È misericordioso, le vorrebbe aiutare». Pina: «Quella che odia i figli mi piace, dà alle donne il permesso di dire che palle ’sti figli». Serena: «Quella che vuole essere perfetta sembra una da casa del Grande Fratello».

GLI UOMINI - Il marito di Bree è un masochista esasperato che vorrebbe lasciarla, quello di Lynette un ragazzone disattento, quello di Gabrielle un affarista volgare, e Susan («Dio che imbranata») corteggia pateticamente un bell’idraulico, in lotta con Edie. Il marito di Mary Alice, l’amica suicida, fa cose sinistre. Bernardini: «Dovrebbero guardarlo gli uomini, sarebbe terapeutico». In America lo fanno. «Ma lì sono dominabili». Lì alcune Housewives sono diventate sex symbols, Gabrielle, Edie, Susan. Pina: «Per un secondo mi ero illusa che qualche uomo capisse. Ma se mi diventa sex symbol una sfigata come Susan..».

REALISMO - Il telefilm è pieno di situazioni estreme (omicidi inclusi, prossimamente); i personaggi sono spesso volutamente antipatici. Però (Bernardini) «è realistico: quello che la gente pensa e non dice si sente nei dialoghi». E poi (Testa) «parla di solitudine e frustrazione; e di emarginazione, anche se sono signore benestanti». Bernardini: «Le cose che raccontano sono vere. Sono rapporti credibili tra coppie male assortite». Mori: «Però non rappresenta le casalinghe italiane». Pina: «Le sciure italiane le rappresenta benissimo». Bernardini: «Come quelle della provincia semiricca, a Varese tipo». Testa: «O nella Treviso di Signore e signori ». Mori: «Io le vedo nel centrosud». Testa: «Sì, modello Sabato domenica e lunedì di Eduardo, tutto centrato sulla casalinga preoccupata che non piaccia il suo sugo». Pina: «Posti o non posti, è un telefilm di donne che sono vittime di loro stesse. Chissà cosa succede quando cominci a vederlo, magari ti vengono delle turbe, magari ti fa bene».
 
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