Le rovine dell'aereo

ALISON:

Notò il ghigno sul volto di Alex. Inarcò appena un sopracciglio.

"Cosa c'è adesso? Parla chiaro se hai coraggio, Tarzan!". Ecco. Un altro nomignolo. Le veniva spontaneo dare soprannomi a tutti, non sapeva bene perchè... Dono naturale o difetto? Beh, molti lo trovavano divertente...

Gli si avvicinò. Le mani sui fianchi. Un'espressione di divertita rabbia sul volto. Attendeva una sua risposta.

"Uhm... Mi sembra di essere stato abbastanza chiaro... Comunque, stai dando leggero spettacolo. Quindi che ne dici di mettere una pietra sopra a questa discussione e di tenerci i soprannomi per noi due soli?"

Dicendo questo Alex sorrise a Alison. Quindi, improvvisamente, si sentì osservato. Jack aveva inarcato un sopracciglio e le altre ragazze lo guardavano strano.

"Ma che... Oh, cavolo! L'ultima parte della frase aveva un certo doppiosenso!"

ALISON:

"Per noi due soli? Illuditi pure Alex..." disse la ragazza con blanda scioltezza, non senza una nota del suo solito sarcasmo.

Vide che il ragazzo si era accorto delle parole da lui pronunciate. Gli voltò le spalle per nascondere un sorriso.

"Illudersi non fa mai male..."

"La frittata è ormai fatta... Almeno devo cercare di coprire il fatto che ho pronunciato quelle parole senza accorgermene..."

Alex girò la testa da un'altra parte, fissando praticamente il nulla. Probabilmente la ragazza si era offesa, per le sue parole... Ma il suo orgoglio gli stava urlando: "SE CHIEDI SCUSA TI IMPICCO!".

"Piuttosto... Mentre nuotavi, hai visto niente di particolare? Da più lontano dalla riva si poteva avere una visuale più grande dell'isola..."

"Meglio cambiare discorso... Non voglio farla arrabbiare ulteriormente..."

ALISON:

"No... non ho visto nulla... A dire il vero, non ci ho badato molto... Magari qualche altro giorno cerco di nuotare attorno all'isola, almeno per rendermi conto di quanto sia grande. Se te la cavi a nuotare puoi venire, ma bada che io sono veloce!" propose lieta di aver cambiato argomento "...Non mi andrebbe di andarti a recuperare da qualche parte... l'idea di lasciarti a mollo mi tenta..." concluse con un sorriso sincero.

"Comunque, cosa è successo? Chi era quell'arabo venuto in spiaggia? E cosa devi dirci?" chiese incuriosita. Una strana espressione sul volto...

Che stiano arrivando i soccorsi? Una parte di me vorrebbe che fosse così, ma all'altra piacerebbe restare qui... una nuova vita, lontano da tutto ciò che possa ricondurmi al passato... un'alternativa troppo allettante...

"Ci starò attento... Niente, eh? Uhm... Quest'isola non mi piace... E' troppo misteriosa..."

Alex si appoggiò il mento sulla mano destra, mentre rifletteva sul luogo dove si trovavano in quel momento.

ALISON:

"Beh, ti ho detto che non ho prestato attenzione... Comunque sono d'accordo con te nell'affermare che quest'isola ha qualcosa di strano... L'orso polare che hai ucciso... "

Nel dire tali parole, Alison si rese conto di quanto in realtà avesse fame. Era da prima della partenza che non mangiava! E, per di più, cosa aveva mangiato allora? Una busta di patatine...! Di certo non quello che si possa definire un pasto sostanzioso...

"A proposito... quand'è che ci decidiamo a cucinare quel bestione? Dovremmo farlo al più presto, prima che mosche o insetti vari inizino a ronzargli intorno..."

"Già... Dovremmo approfittare della riunione per stabilire dei ruoli ed organizzarci in attesa dei soccorsi. Cioè, ci sarà qualcuno che sa pescare, qui."

"Magari il coreano... Ci sono molti villaggi di pescatori, lì... Il problema sarà comunicare."

ALISON:

"Beh, la carne c'è e per ora direi di consumare quella... si penserà dopo a pescare... Poi, non dimentichiamo che ci sono anche dei frutti commestibili su quest'isola!"

Per un attimo si perse nei propri pensieri, cercando di organizzare il tutto. Poi si distolse, riportando la sua attenzione su Alex. Ripetè la domanda alla quale non aveva avuto risposta.

"Comunque, cosa dovevi dirci?"

"Io non devo dirvi niente. Sono l'arabo e l'altro tipo che devono dirci qualcosa. Hanno detto che è della massima importanza, per cui... Credo che stiano ritardando perchè si dovevano ripulire. Erano ricoperti di fango, polvere e... ... Sangue. Non il loro, credo."

Dicendo l'ultima parte della frase Alex incrociò le dita delle mani e fissò il terreno. Forse un altro orso polare?

ALISON:

"Capisco..." mormorò Alison non del tutto impressionata dalle parole di Alex. Si aspettava qualcosa del genere...

"Di certo l'isola ci ha serbato qualche altra sorpresa..." aggiunse in tono appena udibile.

Ma insomma! Senti come sto parlando! Sembra quasi che l'isola sia qualcosa dotata di mente da come la descrivo! Probabilmente ho il cervello un po'annacquato...

SHANNON:

rimase ad ascoltare... dentro di se la paura cresceva ma doveva stare calma...

Wolfy

Ecco che raggiunse, insieme a sayd i restii dell aereo, le facc sulla spiaggia e ancora terree, che contrastavano con quelle rilassate dei superstiti lì radunati ( si staranno divertendo facendo amicizia, pensò).
Raggiungendoli, subito notò, a parte il biondo fulgore della ragazza con cui aveva gia scambiato qualche battuta precedentemente, le condizioni apparentemente perfette dei superstiti...sembrava quasi un miracolo.

"non siamo soli su quest isola", esordì, sicuro di captare l'attenzione dello sprovveduto pubblico...
"torniamo appena da quel che resta della cabina di pilotaggio, abbiamo una radio ma....non abbiamo il pilota!!" disse, prendendosi sapientemente le giuste pause per aumentare la suspance...

"qualcuno, anzi qualcosa l'ha fatto a pezzi, ucciso in un modo a prima vista inspiegabile, e pare che siamo di molto fuori rotta" infine disse, palesando finalmente il suo stupore...

poi si ricordò..."comunque mi chiamo Wolfgang, ma chiamatemi pure Wolfy" , disse strizzando l'occhio alla bionda

Alex ascoltò le parole del ragazzo di nome Wolfang. Qualcosa aveva fatto a pezzi il pilota e avevano una radio da utilizzare. Alex rimase a fissarli come per osservare la veridicità delle loro parole, e quindi decise di chiedergli della strana bestia.

"Avete per caso visto questo 'qualcosa'? O avete un idea di quanto fosse grande? Forse più o meno quanto un orso polare?"

SHANNON:

sorrise all occhiolino "scusami come non siamo soli" chiese con tono un po agitato