Le rovine dell'aereo

KATE:

si girò verso la ragazza ke era appena arrivata e disse:"ciao..ti ricordi di me...bhè io comunque sono kate ...e tu?"...

Christine:

Si voltò verso Kate, destata dai suoi pensieri:

"ciao, si t'avevo visto ieri, ma non sapevo il tuo nome.... ciao Kate, io sono Christine! -<fece una pausa> - ....Senti, sai per caso cos'è successo? Quest'attesa mi sta facendo preoccupare!"

KATE:

"piacere christine,.....no.....io sono stata mandata qui da alex...lui dice ke c'è una notizia importante da sapere...ma non ne ho la più pallida idea!!...

Christine:

Alzò le spalle e disse:

"non resta che aspettare... speriamo che non siano brutte notizie!"

SHANNON:

saluto christine appena arrivata...
"ciao" fece con la mano seguita da un sorriso

Christine:


Si girò verso Shannon e ricambiò il saluto:

"Nemmeno tu sai nulla, vero?!"

E la guardò speranzosa!

SHANNON:

"no nemmeno io mi dispiace"

ALISON:

La ragazza giunse correndo, ancora in costume, alle rovine dell'aereo. Vide che Alex, Christine, la biondina, Kate e Jack erano già arrivati.

"Che notizie ci sono? Ho sentito qualcosa circa una rice-trasmittente, ma potrei sbagliarmi... stavo nuotando e non ho prestato molta attenzione..." esordì Alison.

Ebbe un brivido. Una leggera brezza aveva incominciato a soffiare, e lei, ancora del tutto bagnata iniziò a sentire freddo. Ma forse era la prospettiva di quello che avrebbe sentito che la faceva rabbrividire.

Scrollò le spalle, portando la sua attenzione con gli altri. Non riuscì a trattenere una sommessa risatina nel posare lo sguardo su Alex, memore del brutto tiro giocatogli. Notò che qualcuno gli aveva tagliato i capelli. Indubbiamente stava meglio.

Poi c'erano le tre ragazze, più spaesate che mai. Beh, forse Kate era presa da tutt'altra cosa... Sembra non avere occhi che per il suo dottorino... pensò Alison sorridendo appena.

Con le braccia conserte, non restava che attendere...

KATE:

kate vide arrivare alison...
ciao alison...disse...qui noi è da tanto ke aspettiamo!! ma non sappiamo nulla!

ALISON:

Sentì le parole di Kate. Scosse il capo iniziando lievemente ad irritarsi. Era fatta così... bastava un nonnulla per innervosirsi.

"Dannazione... sono venuta qui di corsa, e per giunta bagnata...! Prenderò un bel raffreddore solo per dover aspettare i comodi di questi signori che neanche conosco... Non sopporto la gente che dichiara immediata urgenza e che poi è la prima a ritardare!" esclamò tutto d'un fiato.

Avrei una mezza idea di dirgliene quattro, dopo che si decidono a dirci cosa diamine sta succedendo... mormora fra sè e sè.

Alex vide arrivare Alison di corsa, appena fuoriuscita dall'acqua. La ragazza stava tremando. Alex sorrise malignamente, e per un momento gli venne il pensiero di lasciarla lì a prendersi un raffreddore... Ma tre motivi lo dissuadettero. 1: Non sapeva portare rancore. Specialmente con le ragazze. 2: Un malato in meno è sempre una cosa positiva, quando si è su un isola. 3: Aveva ancora addosso QUEL costume. Quindi conveniva coprirla almeno parzialmente. Alex si sfilò la T-Shirt e la gettò ad Alison.

"Mettitela, prima di prenderti un malanno, Ninfomason."

"Almeno il soprannome se lo tiene."

ALISON:

"Ninfomason??" esclamò stupita Alison nell'afferrare la maglietta lanciatale da Alex.

Dopo averla indossata, aggiunse sarcasticamente "Non credo tu sia in una posizione adeguata per affibbiare nomignoli, Figlio di Adamo"

Represse una risata nell'immaginare l'eventuale reazione del ragazzo alle sue parole, cercando di assumere un'espressione seria. Cosa che le riuscì bene...

"Io non vado in giro a spiare la gente, e nemmeno le costringo a strisciare sulla sabbia per coprirsi."

Rispose Alex, sorridendo e mantenendo la calma. Ma continuava a chiedersi perchè gli avesse fatto quel favore, pur sapendo che avrebbe reagito così.

"Se non ti piace Ninfomason, allora forse è meglio Sadomason... "

ALISON:

"Non ti stavo spiando! Volevo fare il bagno e non è credevo di dover badare ad un pazzo che ama esporsi come mamma l'ha fatto!!" disse, iniziando appena ad infervorarsi.

"Quanto allo strisciare... Beh, è un buon allenamento che potrà esserti utile... sai, l'isola è strana" concluse ironicamente, ritenendo ormai accantonato l'argomento, come sempre certa di aver ragione.

"Dicono tutte così..."

Alex si sedette su un grosso pezzo di lamiera, con un ghigno sul suo volto. Aveva trovato il punto debole della ragazza. Non gli piacevano i pervertiti ne essere chiamata pervertita. La sua rabbia lo dimostrava. Alison-Alex 1-1.