| Alex aveva recuperato le scarpe e la sua Katana, e si era avventurato nella foresta. Era troppo scosso, per stare cogli altri. Avrebbe dovuto dargli spiegazioni... Ma non voleva darne alcuna a nessuno. Non era una cosa da raccontare in giro.
"... Dannazione... Danna..."
"Cucù! Indovina!"
"!"
Improvvisamente, Alex vide un paio di mani coprirgli gli occhi da dietro. La voce... Il modo di fare... Li riconosceva... Li riconosceva tutti...
"... Non puoi..."
Flashback
"Cucù! Indovina!"
"Uhm... Vediamo... L'unica persona che conosco che mi fa questa cosa in questo modo... Iniziando con cucù... E' quella testa d'uovo di Aisha, quindi... Non sarai mica lei?"
Per tutta risposta, Alex ricevette un piccolo pugno sulla testa. La ragazza aveva forza. Si girò massaggiandosi il punto d'impatto, per guardare la sua assalitrice. La conosceva oramai da due settimane. Ora indossava la sua divisa scolastica, ma gli occhi ed i capelli erano inconfondibili. Era sicuramente la 'regina della festa', anche se in borghese.
"Uffà! Sei sempre cattivo, con me!"
"Sarà... Volevi qualcosa?"
"Uff... Ti devo ricordare l'evento di sabato?"
"Uh? Il ballo? E allora?"
"Bè... Avevo pensato?"
Alex spalancò gli occhi in comprensione. Era, a dir poco, sorpreso.
"Vuoi che sia il tuo cavaliere? Immagino che i ragazzi non ti abbiano proprio preso in considerazione..."
"IDIOTA! SONO IO CHE TI CONCEDO DI ESSERLO! CONSIDERALO UN FAVORE, VISTO CHE ALTRIMENTI NON RIMORCHIERESTI UNO STRACCIO DI RAGAZZA!"
"Si, si... Dicono tutte così..."
"VUOI VENIRE AL BALLO CON ME O NO?!"
"Uff... Si, si, va bene. Passo a prenderti alle 8, ok?"
"Vorrai dire passiamo a prenderti. Non hai la macchina, quindi ti dovrai far accompagnare dal padre di Kevin."
"Ok... Ci si vede in giro."
I due si allontanarono in direzioni opposte. Alex sorrise. Non gli era scappato il rossore sulle guance di Aisha, poco prima.
Alex si girò, afferrando le mani che si erano poste davanti ai suoi occhi. Si girò. Era identica a come l'aveva vista l'ultima volta. Con quel lungo pigiama azzurro... Capelli arruffati, lunghi fino alla vita... I suoi occhi... Da quant'è che non li vedeva. La ragazza gli afferrò le mani a sua volta.
"Alex, cosa c'è?"
"Tu... Non puoi essere qui... Tu sei..."
Prima che potesse finire la frase, Aisha lo baciò, zittendolo. Lei chiuse gli occhi, ma Alex rimase immobile. La ragazza mosse le labbra un paio di volte, e quindi si staccò, sorridendo come sapeva fare solo lei.
"Questo mi sembrava alquanto reale!"
"..."
"Dai, prendimi!"
Dicendo questo, la ragazza si allontanò in direzione dell'entroterra dell'isola. Verso ovest. Alex non sapeva cosa fare... Ma dopo qualche secondo di tentennamento, la seguì.
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