| Riporto l'articolo di Anna Lombardi "Chi punta all'immortalità seguendo i consigli degli Ufo"
Pinne di pescecane, testicoli di tigre, polvere di corno di rinoceronte...Sono gli ingredienti delle più antiche ricette dell’umanità che promettono, se non l’immortalità, almeno vigore e giovinezza il più a lungo possibile. Il mito di Aurora e Titone insegna: mai chiedere l’eternità se non gli si può abbinare la giovinezza. Quello di essere immortali è da sempre oil sogno proibito dell’uomo. fin da quando Eva mordendo la mela, perse in un sol colpo Paradiso e vita eterna. Oggi lifting e chirurgia estetica sostituiscono le pozioni magiche per l’aspetto fisico, ma siamo ancora lontani dal far concorrenza all’eroe immortale MacLeod, interpretato da Lambert in Highlander. Anche se c’è chi, come Robert Goldman, presidente dell’Accademia americana medicina antinvecchiamento, prevede per glòi uomini del futuro età a tre zeri, grazie a “ingegneria genetica, clonazione, miniaturizzazione dei farmaci, pelle sintetica e muscoli artificiali...” Per qualcuno la prospettiva dell’immortalità è addirittura un credo, ben distinto da qdell’eternità spirituale predicata dalle grandi religioni. Gli immortalisti, così si chiamano, pensano che la morte sia solo un tabù che una società tecnologicamente avanzata potrà abbattere. Ne sono convinti per esempio i seguaci del “transumanismo” della Worl Transhumanist Association, per cui l’essere umano non è il prodotto finale dell’evoluzione ma solo l’inizio, così come gli appartenenti alle americane Immortalist Society e la Society for Venturism. Branca delle filosofie immortaliste è l’”estropianesimo”, dell’Extropy Institute, archivio di informazioni sui progressi tecnologici dell’umanità, e del Foresight Institute, creato dal pioniere delle nanotecnologie Eric Drexler, secondo cui, grazie agli sviluppi della tecnologia, sarà possibile arrivare a una vita illimitata e addirittura alla resurrezione, per i fortunati ibernati di un tempo. L’ibernazione umana nasce dalle idee di Robert Ettinger, che negli anni Settanta constava come, alla rapidità dei progressi scientifici, corrisponde un’inevitabile lentezza applicativa. Per cui, solo chi si iberna potrà usufruire della scienza del futuro. Il primo volontario è stato “surgelato”, subito dipo la morte naturale, nel ’67. Oggi, nel Cryonic Institute del Michigan, creato da Ettinger, sono conservate 71 persone e 42 animali, mentre 536 soci aspettano il loro turno. Non mancano però inconvenienti, come quello capitato ai coniugi francesi Martinot, ibernati rispettivamente nell’84 e nel 2002 in una cella frigorifera. A marzo scorso, il termostato si è guastato, compromettendo irreparabilmente la conservazione dei corpi, che, per un paradosso, sono finiti nel fuoco, cremati. Tra chi punta ad allungarsi la vita ci sono poi i sostenitori della life extension, secondo cui, per mantenersi giovani., basta un’alimentazione a base di antiossidanti. [...] nella ricerca dell’immortalità, infine, non manca chi coniuga fantascienza, tecnologia e religione. Sono i raeliani, seguaci di Rael, l’ex giornalista Claude Vorilhon, fondatore del movimento (55 mila membri in 84 paesi). Rael sostiene di aver ricevuto una rivelazione da un ufo nel ’73: l’umanità sarebbe tutta composta da cloni di extraterrestri. Di qui la creazione, nel ’97, della società Cloneaid, dove per solo 5000 dollari si promette la produzione di bebè fotocopia, per raggiungere l’immortalità appunto attraverso la clonazione. Infine, la vita eterna può prendere ancora un’altra forma: quella proposta da Principia Cybernetica Project. Si tratta appunto, dell’immortalità cibernetica e memetica, che si realizza attraverso la conservazione delle memi, cioè dell’unità minime delle nostre esperienze, e perciò della nostra coscienza, in Internet. Perchè come cantava Gloria Gaynor, c’è una sola certezza: I will survive
|